Un incoraggiante successo: è questo il risultato dell’incontro con le aziende vinicole dell’Oltrepò pavese che si è tenuto l’8 febbraio presso la sede dell’Unione dei Comuni del Tidone Pavese a Pometo (PV). Hanno partecipato 6 aziende vinicole della zona, un campione interessante se si considera che l’estensione di queste aziende supera anche i 20 ettari e offre una scala idonea a sperimentare i primi interventi orientati a rafforzare la connessione ecologica nell’area dei vigneti.
L’incontro ha rappresentato la prima occasione per illustrare i risultati dei censimenti effettuati sul campo sui due gruppi animali (uccelli e farfalle) utilizzati come indicatori per lo studio della biodiversità e della connettività ecologica e per presentare proposte di gestione dei vigneti volte a coniugare in un abbraccio virtuoso la tutela dell’ambiente e la produzione di vino.
Oltre alla presentazione di questi risultati, l’incontro è stato anche occasione di ascolto e di raccolta dei primi commenti dei presenti al tavolo di lavoro; si è avuta una chiara percezione di quanto le aziende partecipanti abbiano a cuore la tutela del territorio e particolare attenzione è stata rivolta sia alle fonti di finanziamento per attuare le proposte di gestione presentate, sia alla necessità di coniugare la manutenzione degli interventi con le attività produttive dell’azienda.
Prove di rete territoriale
Questo incontro ha mostrato come sia possibile creare una rete di attori dell’Oltrepò pavese orgogliosa di promuovere il proprio prodotto come proveniente da un territorio in grado di coniugare ambiente e attività economiche.
Gli interventi proposti alle aziende vitivinicole riguardano l’incremento di tutti quegli elementi di naturalità (siepi, filari, prati aperti) che, all’interno dei vigneti, garantiscono il mantenimento di habitat diversificati adatti a ospitare le specie studiate. Infatti, gli studi effettuati dai partner del progetto dimostrano che i vigneti non sono poi così ospitali per uccelli e farfalle, ma lo diventano man mano che crescono questi elementi di naturalità.
Alle aziende disponibili a verificare la fattibilità di tali interventi tra i propri filari si garantirà un accompagnamento tecnico per la loro progettazione e realizzazione, anche per quanto concerne l’accessibilità a finanziamenti esterni (come il PSR) che garantiscano la copertura di eventuali costi sostenuti. Inoltre, verrà fornito un supporto nelle attività di promozione e marketing territoriale che potranno far conoscere al mercato e al territorio il valore di un prodotto derivato dal connubio tra vigneti e biodiversità.
Modalità di partecipazione
Il progetto rimane aperto a quelle aziende che non hanno potuto partecipare all’incontro. È possibile scaricare la descrizione del progetto, la scheda di sintesi degli studi sul campo e la presentazione effettuata. Per comunicare la propria adesione è necessario scrivere a chiara.vona@citta-possibili.it.
Nel prossimo articolo descriveremo nel dettaglio le proposte di gestione presentate durante l’incontro.